Assotelecomunicazioni-Asstel è intervenuta oggi in audizione presso la X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati sul tema dell’intelligenza artificiale.
Durante l’audizione, il Presidente Massimo Sarmi ha sottolineato il ruolo centrale della Filiera delle telecomunicazioni nello sviluppo e nella diffusione dell’AI nel sistema produttivo nazionale e ha evidenziato come questa tecnologia sia destinata a avere effetti sull’organizzazione del lavoro e sulle competenze delle persone che lavorano nella Filiera delle telecomunicazioni.
«Le imprese della Filiera – ha dichiarato il Presidente Sarmi – avranno un doppio ruolo. Da un lato saranno le sviluppatrici di tecnologie e piattaforme abilitanti per sistemi basati su AI in molte filiere industriali: diffusione banda larga, reti a bassa latenza, piattaforme cloud, piattaforme Edge computing, IoT, tutti abilitatori dello sviluppo delle soluzioni di Big data, a loro volta essenziali per l’AI. Dall’altro saranno, e già sono, utilizzatrici delle tecnologie di AI per migliorare i propri processi interni al fine di configurare, sviluppare e manutenere reti e sistemi e migliorare l’interazione con i clienti».
«La declinazione del quadro descritto – ha continuato il Presidente Sarmi – dipenderà in gran parte dal contesto normativo che si sta delineando in sede europea e dalla sua attuazione a livello nazionale. Qualunque regolamentazione dovrà essere orientata da un approccio basato sul rischio effettivo. In questo senso l’auspicio è che i sistemi di AI utilizzati dagli operatori di comunicazione elettronica per migliorare le prestazioni e la stabilità delle reti non siano considerati alla stregua dei sistemi di AI ad alto rischio.
«La valutazione dell’effetto dell’adozione dell’AI è un punto centrale di attenzione anche per ciò che riguarda il lavoro. L’AI sta, infatti, trasformando la Filiera delle telecomunicazioni: i nuovi modelli di organizzazione del lavoro richiedono competenze avanzate e orientate all’innovazione. E’, quindi, necessario investire in modo significativo in programmi di formazione che trasmettano alle persone le competenze tecniche necessarie per lavorare con l’AI, e le preparino a dialogare con i sistemi avanzati, valorizzandone le capacità» – ha concluso il Presidente Sarmi.