La collaborazione tra istituzioni, autorità ed operatori è la chiave del successo dell’esperienza italiana della piattaforma unica centralizzata per il contrasto ai siti pirata di eventi sportivi online, nel rispetto dei ruoli di ciascuno.
“Nella discussione al Senato sul DL Omnibus sono entrati alcuni emendamenti tesi ad inasprire il contrasto alla pirateria digitale di contenuti sportivi. In particolare, quello che introduce obblighi di notifica del fatto illecito alla Polizia Giudiziaria a carico degli Operatori di telecomunicazioni arriva persino a prefigurare una responsabilità di natura penale.
La pirateria rappresenta una minaccia per il mercato e per la tutela del diritto d’autore ed è per questo che le autorità, le Istituzioni e gli attori della filiera delle telecomunicazioni lavorano quotidianamente cercando soluzioni a riguardo. Infatti, contro la pirateria audiovisiva è stata costruita da tempo un’alleanza con il fine di arginare il fenomeno.
L’avvio ed il buon funzionamento del ‘piracy shield’, la piattaforma prodotta della ‘Legge antipirateria’ votata dal Parlamento a luglio 2023, sono stati possibili nei tempi strettissimi previsti dalla Legge n. 93 grazie all’incessante impegno degli Operatori di Telecomunicazioni nazionali.
Questi ultimi hanno messo in atto, con un impegno congiunto, le attività necessarie ad attuare la piattaforma automatizzata prevista dalla Legge secondo le indicazioni ricevute dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in continuità con la collaborazione già dimostrata allo stesso scopo all’Autorità sin dal 2013, primo anno di entrata in vigore del Regolamento per la promozione dell’offerta legale e la tutela del diritto d’autore online.
Il successo del ‘piracy shield’, esperienza di riferimento anche a livello internazionale, non sarebbe stato possibile senza la fattiva collaborazione tra Autorità ed Operatori, la comunanza di interessi e l’importante capacità di ascolto delle esigenze di tutti gli attori da parte dell’Autorità.
Gli Operatori di Telecomunicazioni, attraverso le proprie competenze distintive di progettazione e grazie alla loro alta professionalità, hanno contribuito in modo essenziale all’avvio della piattaforma e continueranno a garantire la propria collaborazione all’Autorità, per mettere a disposizione dell’Italia un digitale sicuro, affidabile e adatto alle esigenze delle persone.
Al fine di garantire nel tempo il prosieguo di questa attività è essenziale che le caratteristiche di ascolto delle esigenze delle parti e di rispetto dei vincoli tecnici continuino ad essere al centro degli interventi di modifica e miglioramento della Piattaforma antipirateria ‘piracy shield’. Riteniamo che l’approccio di ‘sistema’ e collaborativo attuato fino ad oggi, che ha consentito di dotare l’Italia di un importante strumento di legalità nell’ambiente online, non debba essere ostacolato dall’attribuzione agli Operatori di responsabilità di natura penale che non sono coerenti con la natura di fornitori di servizi di accesso alla rete e con i principi generali dell’ordinamento delle comunicazioni stabiliti a livello Comunitario”. E’ quanto dichiara Asstel-Assotelecomunicazioni in merito alla discussione avviata in Senato sul cosiddetto Dl Omnibus.