Assotelecomunicazioni-Asstel è intervenuta oggi in audizione presso la XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro.
Durante l’audizione, Marco Rendina, Responsabile Lavoro e Relazioni industriali, ha sottolineato come la Filiera delle Telecomunicazioni sia centrale nello sviluppo e nella diffusione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel sistema produttivo nazionale. Le telecomunicazioni sono, infatti, sia fornitori dell’infrastruttura fondamentale per la trasmissione di dati e informazioni, che sono essenziali per l’AI, sia sviluppatori di tecnologie e piattaforme abilitanti per sistemi basati su AI in molte filiere industriali del Paese.
«La Filiera delle telecomunicazioni riveste un’importanza fondamentale nello sviluppo e nella diffusione dell’Intelligenza Artificiale nel contesto produttivo nazionale» – ha esordito Rendina in apertura di audizione. «In questo quadro le imprese della Filiera hanno un duplice ruolo: da un lato, sono coloro che sviluppano piattaforme abilitanti performanti, efficienti e sicure per sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale, dall’altro, saranno – e già lo sono – utilizzatori delle tecnologie dell’IA per migliorare i propri processi interni, al fine di configurare, sviluppare e mantenere reti e sistemi, nonché per potenziare l’esperienza dei propri clienti»
«La valutazione dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale nelle diverse filiere produttive, costituisce un punto centrale di attenzione anche per gli effetti sul mondo del lavoro. L’AI sta trasformando diverse filiere, tra cui quella delle telecomunicazioni. I nuovi modelli organizzativi che si stanno affermano richiedono competenze avanzate e orientate all’innovazione e al digitale. Di conseguenza, è necessario investire in modo significativo in programmi di formazione permanente che trasmettano alle persone le competenze tecniche necessarie per lavorare con l’AI, come la programmazione, l’analisi dei dati e la gestione dei modelli di machine learning e le preparino anche a “collaborare” con i sistemi di AI avanzati. Infine, sarà sempre più importante anche incentivare le alleanze educative del mondo del lavoro con quello della scuola, sin dalle scuole secondarie di primo grado, per orientare le ragazze e i ragazzi ad intraprendere percorsi formativi STEM e digitali per essere più in linea con le competenze del presente e del futuro.» – ha concluso Marco Rendina