“Le transizioni che stiamo affrontando pongono il lavoro e lo sviluppo di nuove competenze al centro del cambiamento. Pertanto, è essenziale che le conoscenze e le abilità delle persone siano costantemente al passo dei tempi per rispondere alle sfide poste da queste trasformazioni”, ha dichiarato Laura Di Raimondo, Direttore Generale di Asstel-Assotelecomunicazioni, intervenendo oggi al convegno annuale dell’AISRI (Associazione italiana di Studio delle Relazioni Industriali) su ‘Le relazioni industriali nella tripla transizione: attori, processi ed esiti.
“Le imprese, protagoniste di questo cambiamento, hanno di fronte la sfida di avviare una nuova fase di relazioni industriali, che tengano conto sia della produttività e dell’innovazione, sia di rendere allo stesso tempo il lavoro più sostenibile ed inclusivo. L’IA, ad esempio, sta rapidamente evolvendo i processi lavorativi e le competenze richieste. Ciò comporta nuove attitudini, profili professionali aggiornati capaci di interagire con queste tecnologie emergenti, senza perdere di vista la centralità del fattore umano” ha spiegato Di Raimondo.
“È necessario, quindi, investire in formazione permanente per consentire a giovani e lavoratori in forza di collaborare insieme, costruendo un ecosistema del lavoro, nel quale si confrontano quattro generazioni, competitivo e resiliente. Anche per questo serve collaborazione tra imprese, istituzioni e mondo dell’education per preparare le ragazze e i ragazzi alle evoluzioni in corso.”.
La Filiera delle Telecomunicazioni ha già iniziato questo processo di trasformazione in un vero e proprio ecosistema integrato. Le imprese stanno investendo sulle competenze dei lavoratori di oggi e di domani e su nuovi profili professionali capaci di valorizzare le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti.
Su tali linee strategiche, Asstel sta lavorando nell’ambito del rinnovo del CCNL TLC, attraverso il ‘Negoziato di Trasformazione’, con l’obiettivo di individuare soluzioni in grado di accompagnare le aziende e i lavoratori in un percorso di innovazione, miglioramento della qualità e della produttività in una logica di crescita e sostenibilità. Il futuro del lavoro passa dalla capacità di innovare e solo attraverso un modello di relazioni industriali forte e partecipativo si possono offrire risposte all’altezza delle sfide che abbiamo davanti”, ha concluso.